Rebecca Delmenico

“Disvelamenti”

Sarebbe alquanto semplicistico definire l’arte di Giuseppe Billoni come mimetica, surreale o cercando a forza di riportarla a correnti espressive già note. Nelle opere dell’artista confluiscono infatti indagini concettuali, filosofiche ed estetiche portate avanti in una personale e autentica ricerca che comprende un percorso di oltre vent’anni.

Ben pochi hanno osato addentrarsi nel cammino di culture alchemiche, mistiche e simboliche che attingono a tradizioni millenarie, mediando le istanze di prospettive orientali e occidentali in una propria chiave di lettura esistenziale.

E questo perché Billoni è sì un artista dotato di una tecnica maestrale, curata e precisa, ma è anche un uomo dominato da una spinta che lo protende ad andare oltre la mera parvenza fenomenica o del semplice apparire delle cose, per sondare il terreno dell’intelligibile nel tentativo di disvelare verità sfuggenti ed elusive.

Tramite i propri lavori l’artista cerca di sollecitare lo sguardo a farsi retroattivo, andando verso quel nulla di visibilità che incombe. In questo senso i quadri coincidono con una soglia oltre la quale è possibile scrutare senza mai però giungere ad una completa investigazione.

L’essere umano è riportato alla triade corpo-anima-spirito, alchemicamente sale- mercurio-zolfo, che simboleggiano rispettivamente lo stato di veglia, di sonno e di sonno profondo. Quest’ultimo è lo stato non manifesto, quello a cui è impossibile accedere, che nella teoria del sublime kantiano dava luogo all’angoscia derivante dall’inattuabile possibilità della penetrazione totale dell’essere.

Ricordando quanto detto da Hegel, l’arte, in quanto manifestazione sensibile dell’idea, assume un ruolo centrale nel sistema del Sapere. Solo il fare artistico aveva, secondo il filosofo, la capacità di infondere alle cose la medesima potenza di cui il “naturale” valeva come solo parziale, per quanto insostituibile, realizzazione semplicemente esteriore.

Billoni ha creato un sistema concettuale sintetizzato in un’eccellente forma artistica, che muta nel momento in cui evolve la speculazione intellettuale.

Cosciente della presenza di soglie oltre le quali ragione e intellezione non possono andare, Billoni non per questo cessa il proprio cammino, che diventa così un’avventura esistenziale, un viaggio dentro e oltre se stesso.

22 Marzo 2008

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